Secondo l'Eneide di Virgilio, Amata era moglie del re Latino e madre di Lavinia, futura sposa di Enea.
Il mito
Virgilio racconta che, spinta dalla furia Aletto, a sua volta inviata da Giunone (acerrima nemica dei Troiani), Amata cercò in tutti i modi di opporsi alla decisione del marito Latino di dare in sposa ad Enea la figlia Lavinia, peraltro già promessa a Turno, re dei Rutuli. Per impedire le nozze tra Lavinia ed Enea, Amata nascose la figlia nei boschi. Quando poi il conflitto tra Rutuli e Troiani volse a favore di questi ultimi, Amata, sentendosi responsabile dell'accaduto, si uccise impiccandosi:
Secondo un'altra versione del mitico scontro tra Latini e Rutuli, Amata sarebbe stata invece cugina di Turno, un disertore latino, posto a capo dell'esercito dei Rutuli.
La regina Amata è citata anche da Dante Alighieri nel canto XVII del Purgatorio:
Note
Bibliografia
- Tito Livio, Ab Urbe condita libri
- Marco Porcio Catone, Origines
- F. Lamendola, Perché si è uccisa la regina Amata? Quando le ragioni del cuore sono indicibili, Arianna Editrice, 2008 (http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=22878)




